lunedì 9 giugno 2008

Il Concorso "Giovani Talenti"

giovani_talenti_p.jpgVivere in società, e quindi uno accanto all’altro significa sentire il desiderio di comunicare, e di conseguenza avere a che fare con il problema dei tanti linguaggi che l’uomo dispone.
Quell’educazione linguistica, da noi chiamata L’Italiano si occupa del linguaggio verbale, ma estende la sua attenzione anche su altri linguaggi; quello della musica, dell’arte e della danza.

Però esprimersi in maniera diretta è difficile, perché ci impone di portare allo scoperto i nostri sentimenti più segreti. giovani_talent2i_m.jpgA questo proposito la scuola Giovanni XXIII ha deciso di organizzare un concorso intitolato “Giovani Talenti” il quale ha come fine educativo quello di promuovere nei ragazzi l’abilità di esprimere se stessi al fine di scoprire e sviluppare le capacità di lettura e di espressione del proprio mondo interiore, fatto di emozioni, sentimenti e percezioni.

Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII ha organizzato la sesta edizione del concorso Giovani Talenti; tenutosi il 22 Maggio; al quale hanno partecipato i ragazzi della scuola media. Ma tutto ciò è stato realizzato esclusivamente grazie all’impegno dei ragazzi che hanno partecipato a questo concorso; i quali si sono esibiti in varie categorie:

·Canto

·Esecuzione strumentale

· Poesia e\o recitazione

· Balletto e \ o danza

·Pittura e\o scultura

Un ringraziamento per l’impegno va infine ad alcuni professori tra cui:

giovani_talenti1_m.jpgil Preside Giuseppe Ciuffreda che ha dato l’autorizzazione ad organizzare questo concorso

il docente Michele Colangelo che si è occupato nelle categorie di canto e di esecuzione strumentale

il docente Angela Otello che si è occupata della categorie di recitazione e\ o poesia

il docente Immacolata Palena che si è occupata della categoria di danza e\o balletto

e per concludere il docente Francesco Saverio Prezioso che si è occupato della categoria di pittura e\o scultura e in parte della recitazione



dopo l’esecuzione dei ragazzi lo spettacolo si è concluso prima con un balletto preparato dalla professoressa Immacolata Palena e infine con il discorso del Preside Giuseppe Ciuffreda, il quale ha ribadito che questo è un concorso dove i ragazzi si esprimono, attraverso le proprie capacità; e dove tutti sono vincitori.


Foto: Alcuni momenti dell'esibizione dei "giovani talenti".

Autori: Sofia Pia Mangano e Matteo de Sio

mercoledì 12 marzo 2008

Lezione su paramorfismi e dismorfismi

ImageNell’ambito del progetto “Educazione alla salute”, come già da alcuni anni avviene, la nostra scuola intende, attraverso una serie di incontri con personale specializzato nei diversi settori della sanità, promuovere la salute.
Istituto Comprensivo Giovanni XXIII sez. Scuola Media di Monte Sant’Angelo

Il progetto viene sviluppato in tre fasi:

  1. Indagine conoscitiva attraverso schede-questionari sul livello di informazioni degli alunni, rilevazione dei dati e rappresentazioni grafiche.
  2. Lezioni - informazioni con utilizzo di materiale vario.
  3. Incontri con esperti.

ImageIn tal modo si vogliono offrire ai ragazzi opportunità formative, con il coinvolgimento di strutture pubbliche e private, enti, liberi professionisti, specialisti presenti ed operanti nel territorio, per acquisire una conoscenza approfondita e relativi comportamenti in merito ad alcuni aspetti e problemi relativi alla salute.

A tal proposito per l'anno scolastico 2007/08, sono stati già realizzati alcuni incontri. Image

  1. Con il dr. Ciuffreda Michele, (odontoiatra operante qui a Monte Sant’Angelo), su “L’igiene del cavo orale” (dicembre 2007). I ragazzi sono stati educati tra le altre cose, con un linguaggio semplice ed efficace, ad un corretto uso dello spazzolino e degli altri strumenti utili per l’igiene della bocca.
  1. Con le fisioterapiste Salcuni Donata e Lombardi Antonella, (in servizio presso l’ospedale della nostra Città), sui “Paramorfismi e dismorfismi” (febbraio 2008). Attraverso semplificazioni pratiche, (come portare lo zaino o come stare seduti), gli alunni hanno acquisito quelle informazioni utili per correggere posizioni sbagliate (postura) così da non danneggiare la colonna vertebrale.

Altri incontri, con altri specialisti, si realizzeranno nei prossimi mesi.

(Prof. Angelo Cotugno)

mercoledì 23 gennaio 2008

Sito in allestimento

AVVISO

Cari colleghi ho ritenuto opportuno incominciare a pensare ad uno spazio sul web da dedicare alla nostra scuola.
Per ora è solo un blog, molto semplice e con poche pretese, se ritenete che possa essere uno strumento utile e maggiormente fruibile, se volete collaborare o semplicemente pubblicare una iniziativa, inserite un commento oppure contattatemi direttamente all' indirizzo
arignanese@libero.it.
Ins. Antonio Rignanese

“C’era una volta un elefante che voleva giocare con una formica…”

“C’era una volta un elefante che voleva giocare con una formica…”.
Sembrava impossibile, un’idea assurda e bizzarra di tre maestri che si accanivano “contro” i propri alunni ( come spesso succede nelle noiose ore di italiano), nel tentativo di stimolarne la fantasia e la produzione testuale, propinandoli il difficile compito di continuare la storia su citata e di trovarne un finale degno di un bel ottimo.Ma no, almeno per una volta, le cose non sono andate proprio così! E’ stato sufficiente dare ai bambini il giusto input perché questi, con la propria spontaneità, freschezza e innocenza, insegnassero a noi adulti e insegnanti molto più di quanto potessimo pensare.Nelle immagini dei volti tristi, a volte anche sorridenti, sofferenti, speranzosi, innocenti degli orfani del Burundi i “nostri” bambini non hanno notato la diversità, ma solo la necessità dei loro coetanei bisognosi di aiuto e di amore. Così scriveva una delle nostre alunne qualche minuto dopo aver conosciuto i suoi nuovi amici, distanti chilometri ma già presenti nel suo cuore: “Io vi voglio aiutare con serietà e con amore…”, a chiusura della lettera scritta il pomeriggio in cui a scuola è stato presentato il progetto “Scuole senza confini”. Tutto ciò che è venuto dopo ce l’hanno ispirato i bambini con il loro entusiasmo. Le lettere che hanno indirizzato a coloro che, da subito, hanno sentito come nuovi amici, nonostante la distanza e le diversità di ogni genere, secondo quelli che sono gli schemi ideologici e pregiudizievoli del mondo degli adulti, sono state per noi insegnanti materiale puro e genuino per avventurarci in qualcosa che non avevamo programmato ma che ha permesso di continuare e concludere la storia di un’amicizia impossibile.Con un manufatto realizzato con serietà, cooperazione e partecipazione viva e attiva, con alcuni canti e poesie, con le loro autentiche lettere e soprattutto con il desiderio di amicizia, di quell’amicizia senza confini che solo i bambini sanno raccontare, con queste poche cose, il 20 dicembre 2007, i nostri alunni hanno “parlato” di intercultura ai loro genitori e al dirigente scolastico. Un successo. Un successo nato da poco, dal desiderio di solidarietà, dalla voglia di aderire a un progetto in rete per promuovere una scuola di qualità, dove la qualità sta nella voglia di riscoprire nel bambino, nelle sue potenzialità il fulcro dell’insegnamento. L’idea di non parlare di cose astratte, di dare l’opportunità ai nostri alunni che vivono in situazioni socio-economiche e culturali buone di conoscere situazioni diverse e potersi rapportare realmente con esse e trarne gli insegnamenti più opportuni, hanno indotto noi insegnanti delle classi terze della scuola primaria “Giovanni XXIII” di Monte Sant’Angelo semplicemente ad aderire al progetto “Scuole senza confini”, i bambini hanno fatto tutto il resto!

Ci hanno insegnato che bambini di otto anni, se opportunamente stimolati, possono parlare d’intercultura in modo semplice e diretto con i canti, le poesie e le parole nate dal loro cuore e dalla loro testa e non preconfezionate o improntate da ideologie di vario genere. Hanno spiegato perché anche in una città come la nostra, dove le problematiche connesse al fenomeno della globalizzazione nonché della integrazione non sono ancora avvertite, si può e si deve educare all’intercultura poiché essa è parte integrante dei nuovi piani educativi per il pieno sviluppo e la formazione di individui liberi e autonomi.L’aver aderito al progetto di “Scuole senza confini” ha consentito alle nostre classi di giungere alla produzione di un progetto unico attraverso la collaborazione, l’espressione e il potenziamento di abilità e competenze individuali, migliorando le abilità relazionali di ciascuno, anche di noi insegnanti. Penso che questo possa essere un modo nuovo, anche faticoso, di lavorare ma entusiasmante e con degli esiti positivi.
Anna Accarrino
(Insegnante Scuola Elementare)

venerdì 11 gennaio 2008

Ringraziamenti del Preside



Ai Genitori e agli Alunni
delle classi elementari e medie


Cari Genitori e cari Ragazzi,

Oggi, finalmente, possono riprendere regolarmente le attività didattiche.
Dopo quattro giorni di forte impegno e di notevole tensione, avverto il bisogno di ringraziarvi per la maturità e la comprensione che avete testimoniato con i vostri comportamenti.
Aggiungo, con soddisfazione, che la Scuola ha operato in piena collaborazione e sintonia con i responsabili del nostro Comune.
Dopo essere stato avvertito, alle ore 7,30 del mattino di lunedì, 7 gennaio 2008, dal collaboratore scolastico che apre la scuola e dopo che il tecnico idraulico aveva verificato la necessità di sostituire la caldaia, alle ore 9,30, un mezzo di trasporto era già pronto per partire alla volta di Mantova, sede della ditta che costruisce le caldaie con le caratteristiche richieste.
Ringrazio, per la disponibilità e l’impegno, il Sindaco , l’Assessore ai servizi scolastici, il capo settore ai servizi scolastici, sig. Domenico Rignanese, il geometra comunale, sig. Giovanni Frisoli e l’idraulico,sig. Raffaele Trotta.
Ringrazio Voi genitori per la solidarietà che mi avete espresso, quando avvertivate agitazione e preoccupazione nelle mie risposte, date a Scuola o per telefono.
Ringrazio gli insegnanti e tutto il personale della scuola per la fattiva e consueta collaborazione.
Ringrazio Voi ragazzi, che, durante i primi giorni, siete stati compostamente in classe, pur soffrendo il freddo: avete offerto un concreto e splendido esempio di saper affrontare le difficoltà e di convivenza civile.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Giuseppe CIUFFREDA
Monte Sant’Angelo, 11 gennaio 2008